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LETTERE IN REDAZIONE: I dubbi sulle rose sulle acquistate ad Alessandria sono certezze

Circa un anno fa, il Sindaco Piercarlo Fabbio presentava alla città di Alessandria il progetto

“una rosa per ogni cittadino”, che consisteva nel piantare 100.000 rose moldave nelle aree verdi e negli spartitraffico di comune e sobborghi: “Una pianta di rose per ogni cittadino. Saranno piantate nei prossimi mesi a cura dell’AMAG. Un auspicio per una città che sta per ritornare ai Centomila abitanti. Lo abbiamo chiamato: “una rosa per ogni alessandrino”, ma il titolo, come al solito, non fa onore ai numeri e all’ambizione dell’idea.(P. Fabbio)”.

Nonostante l’entusiasmo del Sindaco, e il sempre presente Lorenzo Repetto, su questo progetto, fra i cittadini i dubbi sono emersi subito e le domande così come le polemiche durate diversi mesi, sorgevano spontanee: Quanto costerà al Comune questo investimento? Questi soldi non potrebbero essere utilizzati per risolvere le difficoltà della città? Perché fare tanta strada e arrivare fino in Moldavia per comprare le rose? Non si potevano acquistare in Italia? Se all’inizio si parlava di dubbi, oggi i cittadini hanno delle certezze!

Infatti, le 100.000 rose ora sono diventate anche un problema per la sicurezza e la viabilità; sono cresciute moltissimo, tra l’altro in modo difforme, penalizzando, ironia della sorte, anche l’aspetto estetico, l’unico discutibile obiettivo del progetto, ma sopratutto andando a ridurre la visuale e creando situazioni di pericolo per gli automobilisti, i ciclisti e i pedoni, soprattutto in prossimità di incroci, rotonde e zebre.

 Marta Ricciatti


21 novembre 2011

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