Negli ultimi anni il problema della resistenza ai farmaci antibiotici è diventato sempre più centrale ad ogni livello: infatti, l’uso eccessivo e inappropriato degli antibiotici, insieme alla straordinaria versatilità genetica dei microrganismi, sta mettendo a rischio la loro efficacia nel controllo delle infezioni batteriche. Per questo la comunità scientifica internazionale e istituzioni quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) sono concordi nel sostenere la necessità di contrastare questo fenomeno tramite azioni che portino ad un corretto utilizzo (mirato, razionale e parsimonioso) degli antibiotici attualmente a disposizione, vista l’impossibilità di contrastare la capacità evolutiva dei batteri. Questo ha portato all’istituzione della Giornata Europea degli Antibiotici, il 18 novembre di ogni anno.
L’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo ha attivato da qualche tempo una più attenta e rigorosa politica degli antibiotici, allo scopo di ridurre in maniera sempre maggiore il rischio di infezione dei pazienti esposti. La sopravvivenza dei pazienti, grazie alla complessità delle cure prestate, li espone a infezioni, a ricoveri prolungati che possono favorire l’insorgenza di complicanze infettive.
L’uso spesso non corretto degli antibiotici ha creato dei veri ceppi batterici mutati che risultano resistenti a qualsiasi antibiotico presente sul mercato e mettendo in serio pericolo la vita dei pazienti infettati.
Il numero di antibiotici messi in commercio negli ultimi 10 anni è molto esiguo rispetto alla decade precedente e da circa 20 anni non è stata messa in commercio alcuna molecola che superi le resistenze create da alcuni microrganismi e non sembrano esserci molecole nuove in arrivo.
Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio
18 novembre 2011