Il 31 dicembre prossimo verrà chiuso, per mancanza di fondi perché gli enti pubblici non hanno voluto rinnovare gli impegni presi, il Centro di cura per animali selvatici dell’Ente Parco del Po che ogni anno cura 400 animali.
Da Castelnuovo Scrivia arriva un appello per salvare questa struttura: “Mi pare – dice Antonello Brunetti – che le soluzioni potrebbero essere il rispetto da parte degli Enti pubblici degli accordi presi, nonostante le difficoltà del momento, intervento di uno o più mecenati che decida che gli animali hanno diritto anch’essi a un minimo di sanità (ma esistono tali mecenati?), il contributo da parte di tutti i Comuni facenti parte del territorio del Parco con una cifra pari a 10 centesimi per abitante o 10 euro per km quadrato di territorio e l’apertura di un conto corrente per eventuali piccole donazioni da parte di privati.”
Brunetti è pessimista: “non vedo altre possibilità per impedire che l’indifferenza – conclude – o peggio il disprezzo per gli animali, che già dall’uomo devono subire angherie di tutti i tipi, si manifesti anche sopprimendo questa piccola ma significativa struttura. Il Comune di Castelnuovo è forse l’unico nel territorio che ha un assessorato alla tutela degli animali e non solo sulla carta, ma con importanti prese di posizione e iniziative assunte in passato. Perché non partire da Castelnuovo Scrivia con qualcosa di concreto per rispondere all’appello del Parco del Po che altrimenti rischierebbe di sprofondare in un vuoto totale?”
26 novembre 2011