Due sgomberi nelle aree ferroviarie di Casale Monferrato e di Casale Popolo da parte degli agenti della Polizia Locale. Gli interventi sono stati effettuati durante le scorse notti e hanno visto la segnalazione di due cittadini tunisini e di uno marocchino.
Su segnalazione delle Guardie Ambientali d’Italia, in un fabbricato in disuso della Rfi (Rete Ferroviaria Italiana Spa) dello scalo di Casale Monferrato sono stati sorpresi ad occupare abusivamente gli spazi due tunisini, S.K. di 36 anni e H.M. di 41 anni, che sono risultati in possesso di regolari documenti. Uno aveva con se il permesso di soggiorno, mentre l’altro, entrato in Italia la scorsa estate a seguito della guerra civile che ha afflitto il Paese nordafricano, riconosciuto come rifugiato politico.
Il più giovane si è giustificato spiegando che nelle scorse settimane la ditta dove lavorava è fallita, quindi, non potendo più pagare l’affitto dell’appartamento precedentemente abitato, si era dovuto trovare una nuova sistemazione. L’altro, di conseguenza, ha seguito l’amico nella nuova dimora.
Entrambi sono stati segnalati all’autorità giudiziaria.
Una vera e propria casa arredata, anche se fatiscente, è stata invece scoperta questa notte nell’ex casello ferroviario di Casale Popolo. Con tanto di luce, cucina, frigo, stufa e materasso per dormire, un uomo di 30 anni di nazionalità marocchina, già conosciuto al comando di via Facino Cane, è stato denunciato per l’occupazione abusiva.
L’operazione è il frutto di un’azione di controllo che negli ultimi giorni si era intensificata nella zona: a seguito di alcune segnalazioni pervenute dagli abitanti di strada Rondò a Popolo, l’agente di prossimità ha iniziato a verificare le indicazioni avute scoprendo che negli ultimi giorni si è riscontrata la presenza di sconosciuti nelle vicinanze e il furto di due biciclette dai cortili della zona.
Nonostante l’emergenza meteorologica in atto la Polizia Locale ha così disposto per la notte tra lunedì 7 e martedì 8 novembre un controllo sul vicino ex casello ferroviario, da cui proveniva da alcuni giorni una luce durante le ore serali.
Da ciò ne è emersa l’effettiva occupazione abusiva a scopo abitativo. Al piano terra erano presenti un frigorifero funzionante e una cucina collegata ad una bombola a gas. Al primo piano, anche’esso illuminato; è stato trovato, invece, un materasso e una stufa elettrica. E’ stato verificato anche un allaccio abusivo all’impianto elettrico.
Gli agenti hanno così chiuso l’ingresso del fabbricato con nastro per verificare ulteriori accessi non autorizzati all’immobile. All’interno dell’immobile è stato quindi trovato D.A., 30 anni, di nazionalità marocchina.
«Queste due importanti operazioni– ha voluto sottolineare il sindaco Giorgio Demezzi – dimostrano la stretta collaborazione che in questi ultimi anni si è instaurata tra un’associazione fondamentale come le Guardie Ambientali, i cittadini e il corpo di Polizia Locale. L’impegno costante dei nostri agenti, sempre più presenti sul territorio, fa sì che le criticità si possano risolvere in poco tempo, garantendo così una sempre maggiore sicurezza nei casalesi».
«Questa Amministrazione – ha invece spiegato l’assessore alla Sicurezza Federico Riboldi – ha assunto un impegno concreto sul tema della sicurezza, riuscendo a organizzare il terzo turno notturno e l’armamento per gli agenti. Le operazioni portate a termine dalla Polizia Locale in questi ultimi giorni sono la dimostrazione della validità di queste scelte».
8 novembre 2011
Casale Monferrato, 08/11/2011