La storia è incredibile e sembra quella di un film ma purtroppo è tutto drammaticamente vero e lo potete vedere dalle immagini che pubblichiamo.
Sul banco degli imputati, tanto per cambiare, salgono le Ferrovie dello Stato che hanno fatto passare una spiacevole nottata ad una quarantina di persone.
E’ accaduto nella notte tra giovedì e venerdì.
Mancano pochi minuti a mezzanotte e il treno proveniente da Genova e diretto a Ventimiglia, che tra l’altro viaggia con con circa 50 minuti di ritardo, si ferma alla stazione di Albenga, e lì rimane.
Una fermata prevista e annunciata perché di notte, in questo periodo, sulla tratta Albenga – Ventimiglia si stanno effettuando dei lavori, per cui le Ferrovie fanno scendere i viaggiatori ad Albenga e li portano in pullman alle altre stazioni del tragitto.
Il personale FS in servizio sul treno conferma che è tutto normale e che malgrado il ritardo ci sarà un apposito mezzo all’esterno della stazione che porterà i viaggiatori a destinazione.
Peccato che quando le persone scendono dalla stazione di Albenga, fuori, sul piazzale, non ci sia alcun mezzo. Passano 10 minuti e poi 20 e la gente inizia a spazientirsi.
Qualcuno chiama un amico che lavora in Ferrovia e dopo un giro frenetico di telefonate, in piena notte sul piazzale della stazione arriva trafelato un dipendente delle Ferrovie che inizia a fare delle telefonate a diversi numeri e poi, grazie al suo interessamento, arrivano una decina di taxi provenienti addirittura da Savona che porteranno i viaggiatori a destinazione.
“Siamo rimasti fuori dalla stazione per oltre due ore – dice una nostra lettrice che ringraziamo per le immagini scattate – c’erano persone che dovevano arrivare a casa a Bordighera e Ventimiglia… non ho parole. E’ stato un incubo per tutti.C’era una ragazza che doveva andare a Mentone e il tassista che ha portato il gruppo di Ventimiglia ha avuto l’accortezza di accompagnarla fino a Mentone. E’ una cosa grave e incresciosa situazione: sono arrivata a Dia Marina che erano le tre e mezza del mattino. Arrivavo da Milano e non certo per fare la turista.”
La situazione però sembra destinata a non finire qui: “Insieme a noi – conclude la nostra lettrice – c’era una signora amica di un avvocato che ha preannunciato una richiesta ai danni alle Ferrovie. Ci ha chiesto i nostri dati e numero di cellulare e ci contatterà per avviare una causa. Certe situazioni non possono esistere. Non si può lasciare la gente a piedi nella notte. Avrei dovuto arrivare a Diano Marina poco dopo mezzanotte e non alle tre e mezza.”